Intervento del sindaco di Galeata Elisa Deo alla Messa di Sant’Ellero

Nel saluto al Cardinale Gualtiero Bassetti al termine della messa del 15 maggio nell’abbazia di Sant’Ellero il sindaco ha ricordato la figura di don Carlo Zaccaro nell’anniversario della sua morte (15/05/2010), il suo operato in Romagna, i suoi figli e le attività da lui promosse e ancora oggi attive: Coperativa sociale Fare del Bene e Misericordia di Forlì intitolata a don Carlo.

 

15 MAGGIO 2019: FESTA DEL SANTO PATRONO ELLERO

Sua Eminenza,
L’abbiamo accolta in mezzo a noi e Le abbiamo dato il benvenuto in questa Abbazia millenaria fondata fra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C. in terra di Romagna-Toscana e che durante il Medioevo ha rappresentato il centro, non solo spirituale, ma anche politico ed economico dell’intero territorio, la cui storia si intreccia con quella della nostra cittadina, Galeata, che oggi si onora della Sua presenza. Questo saluto ed un sentito ringraziamento è rivolto da parte mia ed a nome di tutta la comunità.
Accogliamo la sua visita come testimonianza di vicinanza e pace e come occasione per richiamare tutti noi ai principi più alti e nobili che legano ogni comunità in difesa della vita, della libertà, della giustizia e della solidarietà.
Vorrei interpretare la Sua presenza in mezzo a noi come segno di speranza e punto di riferimento per superare le difficoltà quotidiane, le situazioni più difficili, gli eventi più tristi.
E’ anche l’occasione per richiamare tutti noi all’impegno quotidiano, in servizio alla nostra gente, affinchè sia sempre al centro della nostra azione e della nostra responsabilità.
In questa giornata così importante hanno voluto essere presenti tanti rappresentanti delle istituzioni del nostro territorio. E’ un invito che rivolgo a tutti noi a continuare il lavoro intrapreso per promuovere la costruzione del bene comune.
Una comunità può crescere solo valorizzando sé stessa: puntando su quello che ha avuto e su quello che ha, sull’identità peculiare e sul ricordo di coloro che nei secoli ne hanno portato alto il nome nel mondo.
Il 15 maggio è data importante per Galeata, poichè è il giorno dedicato al nostro Santo Patrono Ellero, figura particolarmente sentita per la comunità le cui reliquie sono conservate nella cripta di questa Abbazia, ed i prestigiosi pezzi scultorei da essa provenienti, conservati nel museo Mambrini, fra cui emerge il rilievo che raffigura l’incontro fra S. Ellero ed il Re Teodorico.
La scena raffigurata rimanda ad uno scontro/confronto fra due civiltà (quella romano/latina e quella germanica), fra due culture e fra due religiosità diverse (l’ortodossia cattolica e l’eresia ariana). Tutto ciò ha gettato le basi per fare di Galeata un centro di incontro fra popoli e culture differenti nel segno dell’accoglienza.
Avvicinandoci a noi, nel Novecento troviamo la fulgida figura di Don Giulio Facibeni, nato a Galeata nel 1884, e da tutti conosciuto come fondatore dell’Opera Madonnina del Grappa, ma anche “Giusto delle Nazioni”, essendo stato fra il 1943 e il 1944 uno dei maggiori protagonisti a Firenze della catena di solidarietà che ha portato al salvataggio di ebrei perseguitati.
Inoltre, nel 1936, con l’obiettivo di creare un luogo accogliente e stimolante per i bambini in stato di disagio famigliare, ha fondato proprio qui a Galeata la “Casa Madonnina del Grappa”, una comunità educativa convenzionata con i servizi sociali del territorio. Nel tempo la struttura è diventata anche un importante punto di riferimento per le famiglie ed i bambini di Galeata con il Centro Educativo pomeridiano, il Centro Estivo e l’Asilo Nido in collaborazione con il Comune. Perché come egli stesso diceva: l’Opera della Divina Provvidenza ha un programma vasto ma ben definito. Chi pensa l’Opera solo un rifugio per orfani e bambini abbandonati ha un concetto molto ristretto. Essa invece vuole dare vita a tutte quelle istituzioni di istruzione, educazione ed assistenza che fanno considerare l’Opera come vera casa del Padre Celeste, scuola di vita, sacro rifugio a tutti i dolori e a tutte le miserie.
S. Ellero e Don Giulio due esempi di pace, di dialogo, di fratellanza e di concordia che ci rendono molto orgogliosi.

Ma per noi Galeatesi, da qualche anno, la festa di Sant’Ellero si è trasformata anche nel ricordo e nella commemorazione del nostro cittadino onorario Don Carlo Zaccaro.
Fra le tante cose belle che Giulio Facibeni ha fatto per l’umanità, al suo paese di origine ha offerto la possibilità di conoscere, collaborare e amare Don Carlo che, non a caso, ci ha lasciati proprio il 15 maggio del 2010.
Don Carlo un amico per tutti i miei concittadini, che amava Galeata e che per Galeata molto ha fatto in termini culturali, di accoglienza e di collaborazione con gli amministratori di qualunque area politica, insegnandoci il valore della tolleranza, della collaborazione e della fede, ma sempre nel rispetto degli altri, senza mai fare alcuna distinzione di credo, di razza o di etnia.
Per potere ancora meglio ricordarlo ci ha lasciato anche tante cose concrete, come la Misericordia di Forli’ e San Benedetto, a lui intestata, sulla scia della Confraternita di Misericordia di Galeata fondata da Don Giulio e di cui il nostro compianto parroco Don Carlo Fabbretti ne ha portato avanti l’eredità, e la Cooperativa “Fare del bene”, che lui stesso ha fondato assieme al suo figliolo Pino Corzani nel 2000, azioni concrete che sono un grande segno della sua lungimiranza e del guardare sempre avanti, mettendo sempre al centro la persona, con lo scopo di aiutare chi si trova nella condizione del bisogno.
La Misericordia nel campo della sofferenza da un punto di vista socio sanitario e la Fare del Bene per aiutare i meno fortunati all’inserimento lavorativo per potere dare a tutti un minimo di dignità sociale, lavorando. Infatti la Cooperativa in diciotto anni è molto cresciuta operando nei settori più svariati, diventando per tutte le amministrazioni del nostro territorio, enti e privati, un punto di riferimento certo.
Non possiamo non ricordare che i Figli dell’Opera , accompagnati negli studi da Don Carlo, sono cittadini che arricchiscono quotidianamente le nostre comunità attuando l’insegnamento ricevuto, che da’ a noi tutti, tanto frutto silenzioso, ma concreto.
Ancora grazie a Sant’Ellero, Don Giulio Facibeni, Don Carlo Zaccaro e all’Opera Madonnina del Grappa che ci ha dato questo grande segno della Provvidenza.
Concludo con un auspicio: che sempre più le istituzioni civili e religiose possano offrire il loro contributo sia alla cura delle gravi emergenze sociali figlie di questa epoca, esigenza senza dubbio prioritaria, sia alla promozione della cultura e del nostro enorme e diffuso patrimonio storico artistico. Se è giusto infatti pensare ad intervenire nel presente sulle difficoltà più gravi, non bisogna dimenticare la necessità di progettare e costruire un futuro che possa dare speranza e concretezza alle aspirazioni dei nostri giovani.
Sua Eminenza, vorrà perdonare la mia emozione, che tuttavia è significativa del radicamento a questa terra e dimostrazione di ciò che suscita in me il ricordo di queste figure luminose.
Di nuovo ringrazio di cuore Sua Eminenza il Cadinal Gualtiero Bassetti, Sua Eccellenza Mons. Livio Corazza Vescovo di Forlì-Bertinoro, il Vescovo Mons. Lino Pizzi, i Sacerdoti della Diocesi, ed in particolare il nostro Don Massimo Bonetti, i sacerdoti dell’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa, Don Corso che da Firenze ha voluto essere qui con noi, tutte le autorità civili e militari ed i rappresentanti delle associazioni che hanno contributo all’organizzazione della giornata e tutti i partecipanti alla Solenne Celebrazione Eucaristica.

15 maggio 2019 – Sant’Ellero: saluto del sindaco di Galeata Elisa Deo
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