Ci ha lasciati Mario Graev

Mi arriva la notizia della morte di Mario Graev, figlio del Padre, presidente per molti anni dell’Unione Figli.

Mi piace ricordarlo soprattutto in questa dimensione familiare e ringraziarlo per la sua amicizia.

Mario, come sappiamo, era un professore ordinario di Medicina legale nell’Università di Firenze stimato e ben voluto che portava anche nella sua professione e nel mondo accademico una grande carica di umanità e la testimonianza vivente di ciò che aveva vissuto nell’Opera.

Lo ricordiamo riproponendo il racconto della sua vita e delle vicende dell’Opera nella quale ha vissuto che si trova nel DOCUFILM “Una pausa nell’anima”.

Grazie per la tua amicizia, per la tua testimonianza, per le ore passate insieme negli ultimi giorni di vita di don Carlo.

Adesso ti pensiamo in buona compagnia insieme al Padre, a don Carlo, alle persone che ti hanno voluto bene, nella braccia di Dio e finalmente in quelle della tua mamma.

Roberto Funghi

Funerale mercoledì alle ore 15 nella Pieve di Rifredi

Dal pomeriggio di oggi (15 ottobre) la salma è esposta nella cappella dell’Opera.

Morto Lapo Mazzei, protagonista del ‘900 fiorentino. Con la sua famiglia fu vicino a La Pira

da https://www.toscanaoggi.it/Toscana/Morto-Lapo-Mazzei-protagonista-del-900-fiorentino.-Con-la-sua-famiglia-fu-vicino-a-La-Pira

Lapo Mazzei

Mazzei è stato protagonista della vita sociale fiorentina nella seconda meta’ del ‘900 sostenendo con la sua famiglia quel cattolicesimo fiorentino operante e attivo nella societa’ vicino a Giorgio La Pira e a don Giulio Facibeni.

I funerali si terranno la mattina del 22 agosto nella basilica di Santo Spirito a Firenze. La sepoltura è prevista nella tomba di famiglia al cimitero di Soffiano.

Lapo Mazzei aveva 94 anni. Era nato a Firenze nel 1925 e da volontario partecipò alla Liberazione dell’Italia a fianco delle truppe inglesi. Laureato in agraria, iniziò a occuparsi dell’azienda di famiglia nel Chianti già ancora studente universitario.

Tra i suoi impegni c’è stato quello di trasferire nella seconda metà del ‘900 l’impegno dell’aristocrazia fiorentina, da secoli legata all’agricoltura, al mondo bancario, favorendo anche così lo sviluppo di imprese del credito divenute prospere.

Nel 1974 diventa presidente del Consorzio del Chianti Classico, carica che mantiene per 20 anni promuovendo un processo continuo di miglioramento della promozione dei vini e del territorio tra Firenze e Siena. Notevole il suo ruolo nel mondo bancario. Consigliere della Cassa di Risparmio di Firenze fin dal 1957, ne fu poi presidente dal 1980 al 1992 ricoprendo contemporaneamente numerose e prestigiose cariche nel sistema bancario nazionale e internazionale e nel parabancario, idea, fonda e dirige il Centro Leasing e Findomestic, società di punta nel settore del leasing e del credito al consumo tuttora operative su scenari globali.

Profondo cordoglio per la scomparsa di Mazzei è stato espresso dalla Fondazione Cr Firenze. In una nota viene ricordato il ruolo svolto da primo Presidente dell’allora Ente Cassa di Risparmio di Firenze al momento della sua istituzione, nel 1992. Viene sottolineato inoltre l’alto profilo morale e civile e l’appassionato impegno che ha profuso nei molteplici ruoli ricoperti nella sua lunga attività tra i quali quello di Consigliere di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Firenze, dal 1957 al 1980 e, successivamente, di Presidente dell’Istituto dal 1980 al 1994.
Fonte: Ansa

30 Giugno – FESTA DELLA MISERICORDIA DI FORLI’ E SAN BENEDETTO IN ALPE

CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI FORLI’ E SAN BENEDETTO IN ALPE ODV

Don Carlo Zaccaro – Egidia Palli

Alle Autorità, a tutti i soci, amici, sostenitori, alle Misericordie consorelle.

Sono lieto di invitare le autorità, i soci, gli amici, i sostenitori e le Misericordie consorelle

alla

FESTA DELLA MISERICORDIA DI FORLI’ E SAN BENEDETTO IN ALPE

all’ ABBAZIA di SAN BENEDETTO IN ALPE Via Poggio 1

DOMENICA 30 GIUGNO 2019

Ore 9,30 Accoglienza

Ore 10,00 Visita guidata all’antica abbazia del IX secolo, che ha visto tra i personaggi che vi hanno trovato rifugio : Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Dino Campana e che ha onorato come protettori San Benedetto abate, San Romualdo e i protomartiri San Primo e San Feliciano, le cui reliquie “sine capitibus” riposano nella cripta .

Ore 11,00 Santa Messa solenne presieduta dal nostro Vescovo Mons. Livio Corazza

Ore 12,00 Benedizione degli automezzi delle Misericordie presenti. Saluti delle autorità, del Consigliere nazionale Israel Devito e delle Misericordie.

Ore 13,00 Pranzo ai giardini di Molino riservato ai soci e agli invitati, organizzato in collaborazione con la Pro loco

Festa insieme animata dal confratello Giuseppe Bertaccini

La festa della Misericordia è un appuntamento annuale importante per tutti i soci, per le Misericordie consorelle e per quanti condividono con noi l’impegno di solidarietà e di aiuto concreto a chi ha bisogno. È anche una gradita opportunità di incontro, di preghiera e occasione propizia per rimotivare i rapporti di fraterna amicizia. Quest’anno, poi, in sintonia con il tema dell’Anno pastorale 2019 “ Chiamati alla Fraternità “, noi confratelli delle Misericordie siamo particolarmente impegnati, nella responsabilità del nome che portiamo, a riscoprire le nostre antiche origini fondate proprio sulla solidarietà, sulla condivisione, sulla sinodalità che, nel corso dei secoli, si sono espresse nelle OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE E SPIRITUALE.

Per il pranzo è indispensabile, per favorire una migliore organizzazione, dare la propria adesione entro Martedì 25 Giugno p.v. ai seguenti numeri:

0543 818252 da lunedì a venerdì ore 9,00-12,00 – Segreteria Misericordia

338 3469861 Servizi sociali o tramite e-mail: info@misericordiaforli.it

È gradita la presenza dei labari. I soci attivi sono invitati a partecipare in divisa.

Nella speranza di incontrarci numerosi, saluto con il motto delle Misericordie:

CHE DIO VE NE RENDA MERITO IL GOVERNATORE : Alberto Manni

Forlì, 4 /Giugno/2019

Codice fiscale : 92007220400
Sede legale ed operativa in Portico e San Benedetto ,località San Benedetto in Alpe
Via Molino 21 -47010 (FC) miserisanbenedetto@libero.it
Sede amministrativa ed operativa "Don Carlo Zaccaro " in Forlì, Via Cechia 101-47121 (FC)
presso Opera don Pippo Onlus 0543- 818252 info@misericordiaforli.it

Lettera del Vescovo di Forlì

 

Perché la chiamata alla fraternità?

Onorate tutti, Amate la fraternità, temete Dio” 1 Pt 2, 17

Non è solo una questione di parole! Pietro, sul quale Gesù ha edificato la sua chiesa, non definisce la chiesa stessa con questo termine, ma ricorre a “fraternità”: “Onorate tutti, amate la fraternità, temete Dio” (1Pt 2,17). Egli invita ad amare la chiesa-comunità-fraternità, quella fraternità che conosce nel mondo le stesse persecuzioni che anche i destinatari della lettera soffrono (cf. 1Pt 5,9).


Fraternità non è dunque un’immagine, ma la realtà della chiesa generata da Cristo, il quale “
non si è vergognato di chiamarci fratelli, dicendo: ‘Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi’” (cf. Eb 2,11-12).

Viviamo in un’epoca di grandi trasformazioni e cambiamenti. La vita cristiana si ritrova in una condizione di minorità sociale. La tentazione più forte per la Chiesa sarebbe in questo momento di rinchiudersi guardando a sé stessa. Si tratta di uno stato d’animo comprensibile. Ma a cui non bisogna cedere. L’altro rischio è di pensare alla fede cristiana difendendo le tradizioni, ma svuotando il contenuto profondo della proposta evangelica. Esibire i segni esteriori, pur importanti e culturalmente significativi (crocifisso, presepio, ecc…) trascurando la carità fraterna. San Paolo, direbbe: “Se parlo le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non ho amore, sono un metallo che rimbomba, uno strumento che suona a vuoto” (1 Cor. 13, 1). Non servono a nulla. È come vivere in una famiglia, ma senza amarsi.

La fraternità cristiana, è il cuore del vangelo. Mi pare significativo che esistano da secoli delle confraternite come la vostra. Voi ci ricordate che la comunità cristiana tutta è una grande confraternita! Se la comunità cristiana non è una fraternità, non è neanche cristiana.

La chiamata alla fraternità, è la chiamata costante del Signore, per rendere credibile il vangelo!

Non abbiamo tante possibilità. Dobbiamo puntare all’essenziale: rendere credibile il vangelo! Far diventare il vangelo un racconto attuale! L’augurio è che cresca il numero dei testimoni della fraternità. Ma soprattutto che cresca in tutti, la consapevolezza e la concretezza della comune chiamata alla fraternità.

+Livio Corazza

vescovo

conferenza telefonica CONFRONTO SUI RISULTATI ELETTORALI EUROPEI

31 maggio 2019 – Commento dei risultati elettorali (Roberto Funghi, Athos Turchi, Paolo Meucci, Paolo Mercorelli, Francesca Innamorati, Andrea Gardani)

Partecipanti:

– Paolo Meucci

– Athos Turchi

– Francesca Innamorati

– Roberto Funghi

– Paolo Mercorelli

-Andrea Gardani

– Gabriele Locatelli

 

Per l’approfondimento:

Les résultats des élections européennes dans toute l’Union

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DICHIARAZIONE DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI 
Comunicati stampa 
 

https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20190528IPR53302/dichiarazione-della-conferenza-dei-presidenti

 

 

Intervento del sindaco di Galeata Elisa Deo alla Messa di Sant’Ellero

Nel saluto al Cardinale Gualtiero Bassetti al termine della messa del 15 maggio nell’abbazia di Sant’Ellero il sindaco ha ricordato la figura di don Carlo Zaccaro nell’anniversario della sua morte (15/05/2010), il suo operato in Romagna, i suoi figli e le attività da lui promosse e ancora oggi attive: Coperativa sociale Fare del Bene e Misericordia di Forlì intitolata a don Carlo.

 

15 MAGGIO 2019: FESTA DEL SANTO PATRONO ELLERO

Sua Eminenza,
L’abbiamo accolta in mezzo a noi e Le abbiamo dato il benvenuto in questa Abbazia millenaria fondata fra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C. in terra di Romagna-Toscana e che durante il Medioevo ha rappresentato il centro, non solo spirituale, ma anche politico ed economico dell’intero territorio, la cui storia si intreccia con quella della nostra cittadina, Galeata, che oggi si onora della Sua presenza. Questo saluto ed un sentito ringraziamento è rivolto da parte mia ed a nome di tutta la comunità.
Accogliamo la sua visita come testimonianza di vicinanza e pace e come occasione per richiamare tutti noi ai principi più alti e nobili che legano ogni comunità in difesa della vita, della libertà, della giustizia e della solidarietà.
Vorrei interpretare la Sua presenza in mezzo a noi come segno di speranza e punto di riferimento per superare le difficoltà quotidiane, le situazioni più difficili, gli eventi più tristi.
E’ anche l’occasione per richiamare tutti noi all’impegno quotidiano, in servizio alla nostra gente, affinchè sia sempre al centro della nostra azione e della nostra responsabilità.
In questa giornata così importante hanno voluto essere presenti tanti rappresentanti delle istituzioni del nostro territorio. E’ un invito che rivolgo a tutti noi a continuare il lavoro intrapreso per promuovere la costruzione del bene comune.
Una comunità può crescere solo valorizzando sé stessa: puntando su quello che ha avuto e su quello che ha, sull’identità peculiare e sul ricordo di coloro che nei secoli ne hanno portato alto il nome nel mondo.
Il 15 maggio è data importante per Galeata, poichè è il giorno dedicato al nostro Santo Patrono Ellero, figura particolarmente sentita per la comunità le cui reliquie sono conservate nella cripta di questa Abbazia, ed i prestigiosi pezzi scultorei da essa provenienti, conservati nel museo Mambrini, fra cui emerge il rilievo che raffigura l’incontro fra S. Ellero ed il Re Teodorico.
La scena raffigurata rimanda ad uno scontro/confronto fra due civiltà (quella romano/latina e quella germanica), fra due culture e fra due religiosità diverse (l’ortodossia cattolica e l’eresia ariana). Tutto ciò ha gettato le basi per fare di Galeata un centro di incontro fra popoli e culture differenti nel segno dell’accoglienza.
Avvicinandoci a noi, nel Novecento troviamo la fulgida figura di Don Giulio Facibeni, nato a Galeata nel 1884, e da tutti conosciuto come fondatore dell’Opera Madonnina del Grappa, ma anche “Giusto delle Nazioni”, essendo stato fra il 1943 e il 1944 uno dei maggiori protagonisti a Firenze della catena di solidarietà che ha portato al salvataggio di ebrei perseguitati.
Inoltre, nel 1936, con l’obiettivo di creare un luogo accogliente e stimolante per i bambini in stato di disagio famigliare, ha fondato proprio qui a Galeata la “Casa Madonnina del Grappa”, una comunità educativa convenzionata con i servizi sociali del territorio. Nel tempo la struttura è diventata anche un importante punto di riferimento per le famiglie ed i bambini di Galeata con il Centro Educativo pomeridiano, il Centro Estivo e l’Asilo Nido in collaborazione con il Comune. Perché come egli stesso diceva: l’Opera della Divina Provvidenza ha un programma vasto ma ben definito. Chi pensa l’Opera solo un rifugio per orfani e bambini abbandonati ha un concetto molto ristretto. Essa invece vuole dare vita a tutte quelle istituzioni di istruzione, educazione ed assistenza che fanno considerare l’Opera come vera casa del Padre Celeste, scuola di vita, sacro rifugio a tutti i dolori e a tutte le miserie.
S. Ellero e Don Giulio due esempi di pace, di dialogo, di fratellanza e di concordia che ci rendono molto orgogliosi.

Ma per noi Galeatesi, da qualche anno, la festa di Sant’Ellero si è trasformata anche nel ricordo e nella commemorazione del nostro cittadino onorario Don Carlo Zaccaro.
Fra le tante cose belle che Giulio Facibeni ha fatto per l’umanità, al suo paese di origine ha offerto la possibilità di conoscere, collaborare e amare Don Carlo che, non a caso, ci ha lasciati proprio il 15 maggio del 2010.
Don Carlo un amico per tutti i miei concittadini, che amava Galeata e che per Galeata molto ha fatto in termini culturali, di accoglienza e di collaborazione con gli amministratori di qualunque area politica, insegnandoci il valore della tolleranza, della collaborazione e della fede, ma sempre nel rispetto degli altri, senza mai fare alcuna distinzione di credo, di razza o di etnia.
Per potere ancora meglio ricordarlo ci ha lasciato anche tante cose concrete, come la Misericordia di Forli’ e San Benedetto, a lui intestata, sulla scia della Confraternita di Misericordia di Galeata fondata da Don Giulio e di cui il nostro compianto parroco Don Carlo Fabbretti ne ha portato avanti l’eredità, e la Cooperativa “Fare del bene”, che lui stesso ha fondato assieme al suo figliolo Pino Corzani nel 2000, azioni concrete che sono un grande segno della sua lungimiranza e del guardare sempre avanti, mettendo sempre al centro la persona, con lo scopo di aiutare chi si trova nella condizione del bisogno.
La Misericordia nel campo della sofferenza da un punto di vista socio sanitario e la Fare del Bene per aiutare i meno fortunati all’inserimento lavorativo per potere dare a tutti un minimo di dignità sociale, lavorando. Infatti la Cooperativa in diciotto anni è molto cresciuta operando nei settori più svariati, diventando per tutte le amministrazioni del nostro territorio, enti e privati, un punto di riferimento certo.
Non possiamo non ricordare che i Figli dell’Opera , accompagnati negli studi da Don Carlo, sono cittadini che arricchiscono quotidianamente le nostre comunità attuando l’insegnamento ricevuto, che da’ a noi tutti, tanto frutto silenzioso, ma concreto.
Ancora grazie a Sant’Ellero, Don Giulio Facibeni, Don Carlo Zaccaro e all’Opera Madonnina del Grappa che ci ha dato questo grande segno della Provvidenza.
Concludo con un auspicio: che sempre più le istituzioni civili e religiose possano offrire il loro contributo sia alla cura delle gravi emergenze sociali figlie di questa epoca, esigenza senza dubbio prioritaria, sia alla promozione della cultura e del nostro enorme e diffuso patrimonio storico artistico. Se è giusto infatti pensare ad intervenire nel presente sulle difficoltà più gravi, non bisogna dimenticare la necessità di progettare e costruire un futuro che possa dare speranza e concretezza alle aspirazioni dei nostri giovani.
Sua Eminenza, vorrà perdonare la mia emozione, che tuttavia è significativa del radicamento a questa terra e dimostrazione di ciò che suscita in me il ricordo di queste figure luminose.
Di nuovo ringrazio di cuore Sua Eminenza il Cadinal Gualtiero Bassetti, Sua Eccellenza Mons. Livio Corazza Vescovo di Forlì-Bertinoro, il Vescovo Mons. Lino Pizzi, i Sacerdoti della Diocesi, ed in particolare il nostro Don Massimo Bonetti, i sacerdoti dell’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa, Don Corso che da Firenze ha voluto essere qui con noi, tutte le autorità civili e militari ed i rappresentanti delle associazioni che hanno contributo all’organizzazione della giornata e tutti i partecipanti alla Solenne Celebrazione Eucaristica.

15 maggio 2019 – Sant’Ellero: saluto del sindaco di Galeata Elisa Deo
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15 maggio – Il Cardinal Bassetti a Galeata

Gli Amici di don Carlo Zaccaro,

la Cooperativa Fare del Bene e

la Misericordia di Forlì “Don Carlo Zaccaro”

salutano il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana in visita a Galeata il 15 maggio Festa di Sant’Ellero e giorno in cui si ricorda la morte di don Carlo Zaccaro (15/05/2010).

 

11 maggio – Carteggio La Pira – Mazzei

PROGRAMMA

ORE 16.00 Benvenuto (FMG)
ORE 16.05 Introduzione a cura di MARIO PRIMICERIO
ORE 16.15 Intervento di P. EUGENIO BARELLI, o.f.m.
ORE 16.35 Organo: GIOVANNA RIBOLI
ORE 16.40 Lettura della lettera di Fioretta del 2 gennaio 1944 (lettera X, p. 109)
ORE 16.45 Organo: GIOVANNA RIBOLI
ORE 16.50 Intervento di VITTORIO POSSENTI
ORE 17.05 Organo: GIOVANNA RIBOLI
ORE 17.10 Lettura della lettera del Professore 7 gennaio 1944 (lettera XIII,. 114)
ORE 17.15 Organo: GIOVANNA RIBOLI
ORE 17.20 Lettura della lettera del Professore del 31 marzo 1944 (lettera XXIX, p. 158)
ORE 17.25 Organo: GIOVANNA RIBOLI
ORE 17.30 Conclusioni di GIOVANNA CAROCCI
ORE 17.35 Lettura della lettera di Fioretta del 26 aprile 1946 (lettera LXXV, p. 228)
ORE 17.40 Organo: GIOVANNA RIBOLI
ORE 18.00 Vespri